Il Policlinico di Bari primo centro in Europa per trapianti di cuore nel 2025

BARI – Una pagina storica si scrive oggi per la sanità pugliese: il Policlinico di Bari è diventato il primo centro in Europa per numero di trapianti di cuore eseguiti nel corso del 2025, con 94 interventi al 31 ottobre.Il dato batte nettamente gli altri grandi centri europei come il francese Hôpital Pitié‑Salpêtrière di Parigi (65 trapianti) e le strutture di Bad Oeynhausen, Düsseldorf e Valencia. In Italia, al secondo posto figura Bologna con 33 trapianti.

Un risultato straordinario per l’unità operativa guidata dal Tomaso Bottio, direttore della cardiochirurgia del Policlinico, che insieme a una giovane e motivata équipe è pronta a intervenire in ogni momento e – se necessario – a spostarsi fuori regione o all’estero per prelevare organi donati.Il Policlinico registra inoltre una mobilità attiva significativa: il 21 % dei pazienti trapiantati proviene da altre regioni (Campania 9, Basilicata 14, Sicilia 4, Molise 5, Abruzzo 5, Marche 1, Calabria 3, Veneto 1, Lazio 4, Lombardia 7).

Nel 2023 e nel 2024 Bari era già primo centro in Italia per trapianto di cuore; ora arriva anche il primato europeo. «È un risultato che dimostra come le aziende ospedaliere del Sud possano competere ai massimi livelli internazionali», afferma il direttore generale Antonio Sanguedolce, che sottolinea come il tempo medio di attesa sia appena 80 giorni – contro la media nazionale di circa un anno.

Al centro dell’organizzazione c’è il nuovo “Centro Cuore” presso l’area Asclepios 3, che integra cardiochirurgia, cardiologia, chirurgia vascolare ed emodinamica. Qui nel 2025 si è superato il traguardo di 1.700 procedure cardiochirurgiche e 3.600 tra emodinamica ed elettrofisiologia.

Il presidente della Regione Puglia ha tenuto a ricordare che «dieci anni fa eravamo in gravissima difficoltà per tutti i tipi di trapianti. In poco tempo siamo diventati la prima regione d’Europa nella capacità di effettuare trapianti di cuore». Ha inoltre rivolto un appello alla comunità: la donazione resta l’elemento chiave.

Il prof. Bottio commenta: «Da ultimi, o quasi, siamo diventati i primi in Europa per numero di trapianti di cuore. Questo salto è frutto di competenza, impegno e determinazione». Il coordinatore del Centro Regionale Trapianti Puglia, prof. Loreto Gesualdo, rimarca come la chiave del successo sia «investire sulle persone che credono nel progetto».

Un riconoscimento importante per tutta la Puglia, dunque, che rafforza il ruolo del Policlinico barese come polo d’eccellenza internazionale nella sanità e nella ricerca trapiantologica.

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