Anche quest’anno Monopoli celebra la devozione a San Giuseppe, mescolando alla religione la tradizione e la cultura popolare. Dopo la messa delle 18 officiata da don Peppino Cito presso la chiesa di San Leonardo, la statua del santo padre di Gesù ha sfilato per le vie del centro murattiano con le mozzine gialle dei confratelli che l’hanno portata in spalla e le candele e i simboli religiosi dei fedeli che l’hanno accompagnata nella solenne processione.

Al termine del rito religioso c’è stato spazio per il divertimento con la musica e i colori accesi dati dal bagliore dei falò, i suoni delle risate nati da un panzerotto condiviso con gli amici o da un trenino fatto insieme a degli sconosciuti in piazza Palmieri, tutti però uniti dalla voglia di far festa in strada, nelle piazze affollate così tanto da ricordare l’estate.

Ognuna delle 20 tappe sparse per il centro storico ha fornito un intrattenimento diverso, passando da piccoli concerti rock tenuti in piazza Garibaldi e largo San Leonardo ad esibizioni canore eseguite da un balcone, artisti di strada, animazione per bambini con balloon art, fino ad una cover di Adriano Celentano in via Santa Caterina che ha intrattenuto centinaia di spettatori, mentre a causa del vento le esibizioni svolte sul lungo mare sono state purtroppo penalizzate.

Non sono mancate le usanze di un tempo, come ad esempio i ceci abbrustoliti sulla cenere del falò nei pressi di via Peroscia, o la tradizionale sagra del panzerotto all’esterno della chiesa di San Leonardo.

Tanti anche i turisti che pur non conoscendo nulla della ricorrenza cittadina si sono divertiti unendosi ai monopolitani, restando sbalorditi da questa festa che ha letteralmente unito chiunque in quella che è stata solo la prima di una lunga serie di serate all’insegna del divertimento che la città di Monopoli si appresta a vivere.





