Una serata-spettacolo, presentato da Melania Acquaviva, per esaltare la bellezza culturale della città di Monopoli, realizzata domenica sera sul sagrato della Cattedrale da chi ama le tradizioni locali e con lo scopo di presentare ufficialmente al pubblico la volontà di istituire un Premio che vada a celebrare la bravura, le qualità e le competenze di chi ogni giorno si contraddistingue nel proprio lavoro, profondendo il proprio bagaglio culturale cercando di trasmettere la sapienza a chi è meno preparato. Si chiamerà Premio Tre Rose, nome che prende spunto dalla concessione dello stemma da parte di Federico II di Svevia.

A questo vorrebbe ispirarsi lo spettacolo che si vuol indire tutti gli anni, da un’idea del prof. Stefano Carbonara, presidente dell’Associazione Monopoli Tre Rose, editore dell’omonima rivista storica online. Un momento che ha raccolto centinaia di spettatori attirati dalla cultura locale e che ha coinvolto tanti fruitori e divulgatori della storia patria. Sul palco sono intervenuti Cosimo Loperfido con le sue poesie in vernacolo, Antonella Mitrotti, Luigi Rizzo detto Gigi appassionato divulgatore del vernacolo monopolitano e discepolo del prof. Luigi Reho, autore del Dizionario Etimologico del dialetto monopolitano, Anna Longano, Peppino Lovecchio, Annamaria Dibello, il maestro d’ascia Vincenzo Saponaro, il prof. Achille Chillà docente di letteratura italiana, prof. Martino Cazzorla dirigente del Polo Liceale, il giornalista e scrittore Francesco Pepe, la prof.ssa Madia Todisco docente di canto all’ISS Vito Sante Longo di Monopoli.

L’appuntamento ha riscosso notevole successo sin dal mattino grazie ad una galleria d’arte allestita nel tunnel che conduce da piazza Manzoni alla Cattedrale nel quale sono stati radunati molti artisti locali. Un’occasione ulteriore per farsi conoscere e per esporre le proprie opere.






