Crisi idrica e sviluppo sostenibile: la Giunta regionale approva gli ultimi provvedimenti di legislatura

La Giunta regionale della Puglia, nella seduta del 23 ottobre 2025 — una delle ultime prima della fine della legislatura — ha approvato una serie di provvedimenti di rilievo che toccano settori strategici per il territorio: emergenza idrica, tutela delle risorse, ambiente, sviluppo economico e innovazione digitale.

Il tema più urgente è quello dell’acqua. Con la delibera approvata, la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza per la crisi idrica 2025-2026 nel comparto potabile, adottando il “Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica”, elaborato insieme ad Acquedotto Pugliese. Le riserve presso sorgenti e invasi risultano infatti al di sotto del 50% della media decennale, una condizione che — secondo l’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici — configura un livello di severità “elevato”.

Per far fronte alla situazione, AQP ha già avviato da ottobre una serie di misure di contenimento delle pressioni di rete e di ottimizzazione delle fonti di approvvigionamento. Il piano regionale individua inoltre interventi strutturali e non strutturali, con l’obiettivo di garantire la sicurezza idrica e la continuità del servizio nei mesi critici.

Sul fronte della tutela delle risorse idriche, la Giunta ha approvato la modifica delle perimetrazioni degli agglomerati urbani di Locorotondo e Fasano, che verranno fusi in un’unica area funzionale dotata di nuove infrastrutture fognarie. L’intervento consentirà la dismissione del depuratore di Locorotondo e il convogliamento dei reflui verso l’impianto di Fasano-Forcatella, che sarà potenziato.
È stato inoltre approvato il secondo Programma d’Azione del Contratto di Fiume del Canale Reale, valido fino al 2027, che coordina iniziative pubbliche e private per la rigenerazione ambientale e lo sviluppo sostenibile dell’area.

In ambito economico e produttivo, la Giunta ha autorizzato uno stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per il programma “Reti per Taranto”, volto a sostenere imprese e centri di ricerca impegnati in progetti di innovazione e riconversione industriale. L’obiettivo è favorire la diversificazione produttiva del territorio tarantino, riducendo la dipendenza da attività ad alto impatto ambientale e contenendo le ricadute occupazionali della transizione ecologica.

Infine, un ulteriore investimento di quasi 3 milioni di euro è stato destinato al Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, a sostegno dei Punti Facile Digitale attivi nei comuni pugliesi.

Con questi interventi, la Giunta conclude il proprio mandato lasciando in eredità un pacchetto di misure che affrontano insieme emergenza, sostenibilità e innovazione: tre parole chiave per il futuro della Puglia.

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