BARI – Il Popolo della Famiglia (PdF) Coordinamento Puglia esprime profondo rammarico e preoccupazione per come le forze politiche promotrici della missione della cosiddetta “flottiglia” hanno reagito al loro fallimento. Biagio Cantatore, Coordinatore Regionale del PdF Puglia dichiara: “L’esito di questa bizzarra iniziativa è stato un fallimento ampiamente prevedibile: le forze armate israeliane hanno facilmente fermato le imbarcazioni e catturato gli attivisti, che sono in via di rimpatrio; quanto agli ‘aiuti’ trasportati a bordo, sarebbero già da tempo arrivati a Gaza se solo gli attivisti li avessero affidati al Card. Pizzaballa. Evidentemente la Chiesa Cattolica, rispettata sia dagli Israeliani che dai Palestinesi, viene vista come il fumo negli occhi dai movimenti cosiddetti “Pro Pal”. Lo stesso Patriarca di Gerusalemme ha stigmatizzato l’iniziativa, evidenziando che ‘non porta nulla e non cambia la situazione di Gaza’”. Il PdF Puglia condanna con fermezza l’inaudita condotta delle forze politico/sindacali che, per nascondere questo fallimento, hanno indetto uno sciopero generale con blocchi selvaggi alle vie di comunicazione, aeroporti e autostrade, occupazioni di scuole ed università, tutto con modalità decisamente violente e non pacifiche.Stupisce l’intervento odierno di Antonio Decaro. Il candidato del Centrosinistra alla Presidenza della Regione Puglia, volendo cavalcare gli eventi, ha inneggiato all’eliminazione di Israele con lo slogan “Palestina Libera dal fiume al mare”. Una presa di posizione netta, ideologica, che dimostra ancora una volta quanto antisemitismo serpeggi tra i cosiddetti ‘democratici’. “Riteniamo che questa condotta di odio porti solo altro odio”, prosegue il Coordinamento. “È evidente che per molti di questi manifestanti l’obiettivo primario non sia la reale solidarietà con il popolo palestinese, quanto piuttosto la strumentalizzazione del conflitto per acquisire visibilità in Italia. Ai manifestanti importa poco della sorte dei palestinesi, se non come pretesto politico per attaccare il Governo. “Il comunicato evidenzia inoltre quella che il Popolo della Famiglia definisce una “netta contraddizione” tra gli ideali professati dai manifestanti e la realtà dei territori che si dicono di voler liberare: “Difficilmente, in una ipotetica ‘Palestina Libera‘, i sostenitori italiani del ‘Free Pal’ si recherebbero in quello Stato. I diritti civili sono limitati, a partire dalla condizione delle donne, e i movimenti Pride – LGBTQ+ non sono accettati dalle fazioni islamiche integraliste. La retorica di oggi è, di fatto, slegata dai valori che la sinistra italiana dice di voler difendere. “Il Popolo della Famiglia Coordinamento Puglia auspica che la protesta torni sui binari della legalità e della non violenza ed invita le altre forze politiche a concentrare gli sforzi su ciò che fa bene bene al Paese, abbandonando la strategia della strumentalizzazione violenta che danneggia i cittadini, l’economia e la sicurezza nazionale.
PdF Puglia contro sciopero e protesta pro-Palestina: “Fallimento annunciato, strumentalizzazione violenta”
