Ognissanti in Puglia: boom di sagre tra castagne, zucche e tartufi. Coldiretti: “Il cibo è cultura e identità”

Dalle caldarroste ai funghi, dalle zucche ai tartufi: il fine settimana di Ognissanti accende la Puglia con un vero boom di sagre e mercati contadini. Secondo Coldiretti Puglia, oltre 500mila visitatori popoleranno i borghi della regione per celebrare tradizioni enogastronomiche e folkloristiche, trasformando le feste d’autunno in un viaggio tra i sapori e la memoria rurale del territorio.

Le sagre – spiega Coldiretti – non sono solo un’occasione conviviale, ma un ponte tra passato e presente: chi compra direttamente dal produttore entra in contatto con la storia e la cultura che ogni prodotto racchiude. È anche un gesto concreto di tutela ambientale e di sostegno all’economia locale, in un momento in cui il turismo enogastronomico continua a crescere.

La Puglia, che vanta 311 prodotti riconosciuti tradizionali dal Mipaaf e numerose Dop e Igp, si conferma tra le mete preferite del turismo rurale. Le campagne, gli agriturismi e i piccoli comuni – 87 tra i più belli d’Italia – custodiscono eccellenze come la carota giallo-viola di Tiggiano, la Cipolla di Zapponeta, il Lardo e il Prosciutto di Faeto, il Pomodoro di Morciano e il Cacioricotta orsarese.

Questi prodotti, definiti i “Sigilli” della biodiversità da Campagna Amica, rappresentano l’anima più autentica della Puglia: frutti rari e preziosi che il mondo contadino continua a preservare contro l’omologazione. Così, tra profumi di mosto e castagne, la festa di Ognissanti diventa anche una celebrazione dell’identità agricola e culturale di un territorio che non smette di raccontarsi attraverso la sua terra.

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