Ponte sullo Stretto: al via le assunzioni. Migliaia di posti, un’occasione concreta per il Sud

Questa volta, sembra davvero che il sogno — o l’incubo, a seconda dei punti di vista — del Ponte sullo Stretto di Messina si trasformi in realtà. Il Consorzio italo-giapponese che realizzerà l’opera ha aperto ufficialmente le selezioni per migliaia di posti di lavoro in Calabria e Sicilia: tecnici, operai specializzati, ingegneri, amministrativi e giovani professionisti. Una valanga di opportunità concrete in arrivo, e per una volta non solo promesse.

Come sapete, la settimana scorsa è stata trasmessa alla Corte dei Conti la corposa documentazione tecnica con tutti i chiarimenti richiesti. La Corte aveva temporaneamente sospeso l’approvazione definitiva del progetto per approfondire alcuni aspetti — nulla di straordinario, succede spesso anche per opere meno complesse. Ora decorrono i 20 giorni previsti per l’esame dei documenti: se tutto filerà liscio, entro la fine del mese la Corte potrà pronunciarsi definitivamente.

In caso di via libera, già da novembre si potrà passare alla fase operativa: allestimento dei cantieri, spostamento dei sottoservizi, bonifica da eventuali ordigni bellici, creazione della viabilità provvisoria e avvio degli espropri. Sul territorio arriveranno maestranze italiane, giapponesi, danesi, statunitensi e spagnole: una squadra internazionale per un cantiere che non ha precedenti nel Paese.

Non si era mai arrivati così vicini al punto di partenza. Nel 2012 l’iter si era arenato a un passo dalla valutazione d’impatto ambientale; questa volta, quella fase è stata conclusa positivamente già lo scorso anno. Se i tempi verranno rispettati, nel 2032 il ponte potrebbe essere finalmente aperto al traffico, coronando decenni di tentativi e dibattiti.

Nel frattempo, l’Italia si muove. Sono in corso investimenti infrastrutturali per circa 300 miliardi di euro, di cui ben 70 destinati a Calabria e Sicilia da RFI nei prossimi anni, proprio per integrare la futura opera nella rete nazionale. In parallelo, stanno avanzando l’Alta Velocità Salerno–Reggio Calabria, la Messina–Catania–Palermo, la nuova SS106 Ionica e il completamento dell’autostrada del Mediterraneo.

Il Ponte, insomma, non sarà un simbolo isolato ma il tassello di un sistema. Oggi il Frecciarossa collega Roma e Reggio Calabria in 5 ore; nel 2032 si prevedono 4 ore nette, con il treno che potrà proseguire senza interruzioni fino a Messina, Catania e Palermo. Un salto di qualità nella mobilità, nella competitività e nella vita quotidiana di oltre 5 milioni di cittadini.

Ma, al di là delle cifre, c’è un’altra notizia che vale oro: le assunzioni. Grazie al progetto “Cantiere Lavoro Italia”, il Consorzio investirà nella formazione di operai e tecnici attraverso una rete di scuole in tutto il Sud — dal centro di Belpasso con i simulatori TBM, alle scuole di cantiere in Calabria e ai laboratori di Puglia e Campania. Un’occasione concreta, stabile e duratura per chi cerca un lavoro vero, in un cantiere che durerà anni e lascerà competenze spendibili per il futuro.

Che si creda o meno al Ponte, questa volta c’è poco da discutere: il lavoro, finalmente, è realtà. E chi vuole partecipare alla costruzione di un’opera che farà la storia può candidarsi su webuild.pub/posizioni-aperte-eurolink.

In un Paese dove la parola “lavoro” è spesso sinonimo di precarietà, questa potrebbe essere — davvero — un’occasione solida e duratura. Contratti lunghi, stipendi stabili e prospettive concrete per chi vorrà mettersi in gioco.

Insomma, che si creda o meno al Ponte, una certezza c’è: per molti, questa potrebbe essere la svolta. E chi volesse candidarsi, può farlo direttamente sul sito del Consorzio: webuild.pub/posizioni-aperte-eurolink.

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