MONOPOLI – Il festival “Tre volte Lucy” entra nel vivo con il terzo appuntamento domenica 19 ottobre, alle 17, al Teatro Radar, con protagonisti la giornalista Francesca Mannocchi e l’autore e analista Nathan Thrall. Tema centrale: le generazioni, nel dialogo tra chi l’esperienza la porta nei luoghi della guerra e chi la riceve con lo sguardo del ricercatore. L’incontro, curato dalla Mannocchi e inserito nel cartellone promosso dal Comune di Monopoli – Assessorato alla Cultura insieme alla Biblioteca civica Prospero Rendella e i Teatri di Bari, ha dato spazio a un dibattito intenso e sopra le righe.


Thrall – giornalista e scrittore americano residente a Gerusalemme, premio Pulitzer nel 2024 per A Day in the Life of Abed Salama – ha tratteggiato con lucidità la continuità del conflitto israelo-palestinese e la “illusione della pace”. «Come potete immaginare – ha dichiarato – c’è un bombardamento che in realtà continua a Gaza. Il mondo continua a parlare di pace, ma questa pace non c’è». Mannocchi, inviata freelance specializzata in conflitti e migrazioni e autrice di reportage da Siria, Iraq, Libia e Afghanistan, ha replicato chiamando in causa il giornalismo: «Questa presunzione di equilibrio. è la pietra angolare del cattivo giornalismo, perché non considera le ragioni primarie del problema».
Il dialogo ha affrontato questioni generazionali: la distanza tra chi è cresciuto con i muri e chi ne eredita l’eco, la responsabilità delle nuove generazioni di non ripetere errori e di ridefinire la pace come processo e non come evento. Thrall ha aggiunto: «A chi serve questa pace? A noi perché siamo stanchi di sentire queste notizie. C sentiamo parte della pace o parte della guerra?»



La platea del Radar ha seguito con attenzione, partecipando al dibattito con domande che hanno spaziato da Gaza al ruolo dei media fino all’impatto generazionale dei conflitti. Il festival, che trasforma la rivista culturale Lucy in un evento dal vivo, conferma così il suo ruolo di piattaforma aperta e critica. Il prossimo appuntamento è già atteso, domani sera alle 20:30 con Matteo Lancini con La relazione non è un’azione: un’occasione per continuare a riflettere, discutere e dibattere sulla forza delle idee e sul potere della parola.
Il servizio del tg a breve