Monopoli ricorda Gianni Lenoci: musica, emozione e memoria alla Biblioteca Rendella

MONOPOLI – Un’atmosfera densa di emozione e gratitudine ha avvolto la serata tenutasi nei giorni scorsi presso la Biblioteca Rendella, in occasione del sesto anniversario della scomparsa del Maestro Gianni Lenoci. Un evento che ha saputo unire musica, parole e immagini nel segno del ricordo di un artista straordinario e di un uomo capace di lasciare un’impronta profonda nel mondo del jazz e nella vita di chi lo ha conosciuto.

L’evento, intitolato “INNER – nel 6° anno dalla scomparsa”, è stato un omaggio sentito alla figura di Lenoci: musicista visionario, sperimentatore instancabile, spirito libero e riservato, capace di ispirare attraverso il suono e il silenzio. Un tributo che ha voluto raccontare non solo il suo percorso artistico, ma anche la sua profonda umanità.

L’incontro si è aperto con un momento di dialogo e condivisione, pensato per ricordare il Maestro e presentarlo anche a chi non ha avuto modo di conoscerlo di persona. Subito dopo, il cuore pulsante dell’evento: il concerto omonimo, con la voce di Tiziana Felle e il pianoforte di Daniele Bove, entrambi ex allievi di Lenoci, accompagnati dalle immagini evocative del video artista Pit Campanella. Un’esibizione intima e toccante, che ha dato corpo e anima alla memoria del compositore, culminata nella presentazione dell’EP “INNER”, dedicato proprio a lui.

una foto del compianto maestro Gianni Lenoci

A rendere possibile la serata è stata Annamaria Dibello, moglie di Lenoci e promotrice dell’iniziativa, sostenuta dalla Community UrtiCanti, festival di musica contemporanea giunto alla sua ventesima edizione, rappresentato da Raffaella Ronchi e Fiorella Sasanelli, in collaborazione con l’Associazione Musicale Diapason ETS.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla Biblioteca Rendella, alla Direttrice Marianna Capozza e all’Assessore alla Cultura Rosanna Perricci del Comune di Monopoli, per aver accolto il progetto con grande sensibilità e disponibilità, anche oltre i consueti orari di apertura, dimostrando ancora una volta l’importanza di sostenere la cultura e la memoria condivisa.

Gianni Lenoci, con la sua musica, ha insegnato che l’arte autentica è capace di andare oltre le parole, diventando libertà, ricerca e verità. E l’altra sera, a Monopoli, quel messaggio è risuonato forte e chiaro.

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