La 25esima edizione del Sudestival, il festival lungo un inverno della città di Monopoli, prosegue con nuove proiezioni, masterclass e incontri con gli autori. Organizzato dall’Associazione Culturale Sguardi e diretto da Michele Suma, il festival rappresenta un punto di riferimento per il cinema italiano di qualità in Puglia e afferisce all’Apulia Cinefestival Network, all’AFIC e alla Rete dei Festival dell’Adriatico.
Il Teatro Radar accoglierà la doppia proiezione del film L’albero (2024, 92’) di Sara Petraglia, un dramma che racconta la storia di Bianca, 23 anni, andata via di casa. L’appuntamento previsto per questo pomeriggio, venerdì 21 febbraio, ore 18 con replica alle 21. Dovrebbe fare l’università, ma non ci va mai. Ha poche, precise ossessioni: il tempo che passa, la cocaina, e Angelica. Da quando vivono insieme, tutto corre più veloce, precipita. Anche la loro amicizia, che inciampa nella dipendenza e si confonde con l’amore. Bianca ha un quaderno, ci scrive sopra appunti per i suoi libri, ma vorrebbe scriverci tutto: che la giovinezza è dolorosa e sta già finendo. Che l’amicizia spezza il cuore. Che perdiamo tutto continuamente, e però alla fine, forse – tra le strade notturne di Roma, i ragazzi di Napoli, e l’albero che si intravede muto dalla finestra di casa – nessuna cosa andrà perduta. La regista sarà presente in sala per il talk conclusivo.
Domani, sabato 22 febbraio, alle 9, sempre al Teatro Radar, si terrà una masterclass riservata agli studenti CIPS dal titolo “Dalla pagina allo schermo: Proiezione guidata di ‘Familia’ di Francesco Costabile”. La masterclass offrirà un approfondimento sulla sceneggiatura e l’adattamento cinematografico, analizzando il percorso creativo che porta dalla scrittura alla realizzazione del film. Saranno presenti in sala il regista Francesco Costabile e il co-sceneggiatore Adriano Chiarelli per un talk dedicato. Nel pomeriggio, invece, alla Biblioteca Rendella, nell’ambito del ciclo “Imprescindibili”, verrà proiettato il film “Un bugiardo in paradiso” (1998, 100′) di Enrico Oldoini, un film amaro ambientato in una periferia romana, dove vivono il vecchio Gino e Tino, suo figlioccio adottivo e aiutante tuttofare. Un giorno i due ricevono una telefonata per ripulire la cantina di una sontuosa villa. Mentre lavorano, ascoltano Mino, proprietario della villa, che confida ad una giornalista di aver avuto tutto dalla vita, tranne un sogno che ancora gli rimane, quello di ritrovare il padre, scappato in Australia quando lui era bambino. A Tino viene allora l’idea di spingere Gino a proporsi come padre finalmente tornato e desideroso di farsi perdonare.
Dopo gli appuntamenti di questa mattina al Teatro Radar con la proiezione del film “La bicicletta di Bartali” di Enrico Paolantonio, e dell’anteprima del documentario “Come se non ci fosse un domani” di Riccardo Cremona e Matteo Keffer, proiettato ieri sera al Cinema Red Carpet, il viaggio del Sudestival prosegue a vele spiegate nell’ottica di rappresentare una vetrina privilegiata per il cinema italiano contemporaneo, offrendo al pubblico e agli studenti un’opportunità unica di incontro con i protagonisti della settima arte.